DISTURBI E PATOLOGIE

Inibizione psicomotoria

Inibizione psicomotoria

Disturbi - Neuropsicomotricità 31/08/2017

L'inibizione psicomotoria è definita come “ la condizione di un processo psichico o neurologico temporaneamente o permanentemente bloccato da un altro o da diversi altri processi psichici o neurofisiologici”. L'inibizione può diventare la causa di un impoverimento funzionale generale, con ricadute negative su tutte le aree dello sviluppo. L'inibizione è da considerarsi un meccanismo di difesa, una limitazione o una rinuncia inconscia di una funzione per evitare l'ansia causata dal non saper fare una determinata cosa. Tale rinuncia si esprime con una limitazione nell'uso del corpo, della parola e dell'azione. Questo fenomeno è molto pericoloso e necessita di un intervento psicomotorio precoce per evitare il deterioramento cognitivo e l'impoverimento nelle azioni e negli apprendimenti. Le cause possono essere molteplici: la consapevolezza dell'inefficacia dell'azione (il bambino evita di compiere una determinata azione poiché consapevole che non andrà a buon fine o come lui desideri che vada); informazioni insufficiente (si è bloccati perche non si possiedono le conoscenze sufficienti: tipica dei bambini stranieri che non possiedono gli strumenti poiché limitati dalla lingua ); eccesso di informazioni che non si è in grado di gestire; rappresentazioni immaginarie distorte. SINTOMI: - Riduzione della motricità spontanea - Timidezza ed esitazione - Tensione tonica - Difficoltà nell'iniziare l'azione soprattutto in quelle autonome - Arresto motorio durante il movimento intenzionale Nella pratica clinica l'inibizione è spesso associata ai disturbi minori del movimenti e ai disturbi dell'apprendimento dove assume un carattere di transitorietà. Quando l'inibizione è permanente è quasi sempre associata a seri disturbi come ritardo mentale, disprassie e disturbi sensoriali. In questi casi l'inibizione è l'evitamento di una frustrazione. I bambini sono spesso apatici, non esplorano visivamente l'ambiente e tendono a mantenere lo sguardo sul volto dei loro interlocutori, non sono in grado di progettare ne di programmare azioni finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. Raramente il bambino viene segnalato per l'inibizione psicomotoria ma più spesso l'intervento neuro psicomotorio viene consigliato per il disturbo associato ( disturbi minori del movimento, disprassia). Lo scopo della neuro psicomotricità resta quello di creare nel bambino il desiderio per il movimento ma anche il coraggio per affrontarlo.

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