Disturbo specifico di apprendimento
Disturbi - Logopedia 31/08/2017
I disturbi specifici di apprendimento si suddividono in: Disturbo Specifico di Lettura (Dislessia) Disturbo Specifico di Scrittura (Disortografia e Disgrafia) Disturbo Specifico delle Abilità Aritmetiche (Discalculia)
I due sistemi di classificazione nosografica in uso, DSM-IV e ICD-10, inquadrano la dislessia evolutiva come un disturbo manifestato nell'apprendimento della lettura nonostante istruzione adeguata, assenza di deficit intellettivi, neurologici o sensoriali, assenza di disturbi primari della sfera emotiva e adeguate condizioni socioculturali.
La lettura dei dislessici è caratterizzata da errori, impuntature, lunghe latenze e forte tendenza all'affaticamento. La scarsa consapevolezza dello scopo per cui si legge e delle strategie che si possono adottare per raggiungerlo, insieme alla ridotta capacità di verificare il processo di comprensione nella lettura, sembrano caratterizzare questo disturbo.
Con il termine Disortografia si intende la difficoltà di tradurre correttamente i suoni che compongono le parole in simboli grafici. Per formulare una diagnosi di disortografia ci sono alcuni criteri di base, come: - la compromissione deve essere specifica, non attribuibile ad un deficit cognitivo; - la compromissione dell'abilità specifica deve essere clinicamente significativa (-2 deviazioni standard); - la compromissione deve essere stata presente durante i primi anni di scolarizzazione e non acquisita nel corso del processo educativo; - il disturbo non deve essere conseguente a deficit neurologici e/o sensoriali.
Con il termine Disgrafia si intende un disturbo che si manifesta nella difficoltà di organizzazione dei pattern motori, ovvero la parte esecutiva del processo di scrittura, coinvolgendo esclusivamente il grafismo e non le regole ortografiche e sintattiche.
Esso si manifesta in una prestazione scadente dal punto di vista della grafia in bambini di intelligenza normale, privi di danni neurologici o di handicap percettivo - motori. Il DSM-IV la definisce come una capacità di scrittura che si colloca al di sotto di quanto previsto in base all'età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica dell'intelligenza e ad un livello di istruzione adeguato all'età.
La Discalculia Evolutiva è la difficoltà nei compiti numerici ed aritmetici di base (leggere e scrivere correttamente i numeri, eseguire calcoli a mente, ecc.) che si manifesta in bambini di intelligenza normale senza danni neurologici. La discalculia non si può diagnosticare prima della terza elementare. E' un disturbo del processo numerico caratterizzato sia da scorrettezza che da lentezza, è dunque necessario valutare il livello di automatizzazione, mettendo a confronto i tempi di esecuzione ed il numero di errori.
La Legge 170 art. 5, 8 Ottobre 2010, dice che gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto ad avere appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso di cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari. Inoltre agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche […] garantiscono l'introduzione di strumenti compensativi compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere.
Gli strumenti compensativi sono strumenti di facilitazione che danno, a coloro che hanno delle difficoltà, l'opportunità di raggiungere molti obiettivi in autonomia, di non aver bisogno degli altri, di sentirsi più sicuri, di aver voglia di provare a fare attività che altrimenti non avrebbero voglia di provare. La misure dispensative, ovvero tutte quelle iniziative che riguardano la dispensa da alcune prestazioni, hanno l'obiettivo di aiutare il bambino a ridurre gli effetti del disturbo, predisponendo una modalità di apprendimento più adatta alle sue caratteristiche.