Deficit delle funzioni esecutive
Disturbi - Neuropsicomotricità 12/05/2017
Le funzioni esecutive sono un complesso sistema di sottoprocessi distinti non correlati ma “sottilmente” interagenti che avviano, regolano, controllano, coordinano , monitorizzano, programmano pensieri e azioni. Le funzioni esecutive vengono anche definite come le abilità necessarie per programmare, mettere in atto e portare a termine con successo un comportamento finalizzato a uno scopo.
Vi è una fase di intenso sviluppo dai 2 ai 7 anni, poi un ulteriore progresso dagli 8 ai 12 anni. Il Sistema Esecutivo si colloca come substrato anatomico prevalentemente nei lobi frontali, nei gangli della base e nel cervelletto.
Esso è deputato a fornire risorse attentive (che sono a capacità limitata); a sostenere l'attenzione; alle funzioni di controllo del pensiero e dell'azione; ad inibire i distrattori; all'organizzazione, alla pianificazione; a mantenere la concentrazione sullo scopo; alla modularizzazione delle funzioni specifiche (es.apprendimento motorio); a fornire le risorse attentive ai processi di memorizzazione in genere.
Spesso nei bambini con disturbo dell'attenzione è presente anche una disturbo delle funzioni esecutive proprio perche sono strettamente collegati alla capacità di inibizione delle interferenze e dei distrattori e al controllo degli stimoli. La terapia si presenta come uno strumento molto utile se viene svolta con degli interventi mirati alla selezione delle informazioni, alla capacità di isolare le interferenze e concentrarsi solo sul dato richiesto.
Si lavora con l'effetto strop creando un interferenza all'attenzione e lavorando sull'inibizione,lavorando sul gestire l'interferenza dei distrattori, sull'avvio, l'allerta e sugli spostamenti dell'attenzione. Anche nei disturbi dell'apprendimento o nei disturbi della comprensione verbale ormai si conosce la presenza di un deficit delle funzioni esecutive.